11 MAGGIO 2011

Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étiquetage)  




M: chi si ricorda la nuova parola che avevamo scoperto riguardo il gioco della corda?
  • Matteo F: bisogna essere d’accordo, chi lo fa prima e dopo, chi fa più salti…
M: qual è il giocattolo che usano tutti?
  • Martina: la corda
M: quindi la corda viene …
  • Coro: condivisa!
M: perché tutti non la possono usare contemporaneamente. Bisogna fare i turni.
  • Matteo F: bisogna condividere qualcosa, che sia un foglio, che sia un cappello, che sia un gioco..
M: un altro esempio in cui avere condiviso qualcosa?...
  • Leo. io e la mia famiglia condividiamo la nostra casa
M: che differenza c’è fra condividere e collaborare?
  • Andrea: convidere vuol dire prestare
  • Dario: …insomma…!
  • Andrea: ..invece collaborare vuol dire aiutare qualcuno
M: perché Dario ha detto “insomma” quando Andrea ha detto che condividere vuol dire prestare?
  • Matteo F: condividere vuol dire che si fa insieme il gioco
  • Erika: condividere vuol dire che uno lo fa e poi tocca a quell’altro
M: fate un esempio in cui avete condiviso qualcosa con qualcuno
  • Erika: io la corda con una mia amica
  • Alessia: io con un mio amico abbiamo unito i giocattoli
M: Quindi….
  • Alessia: ….li abbiamo messi tutti insieme e ci abbiamo giocato
  • Dario: forse lo so cosa vuol dire! Mettere insieme…
M: cosa?
  • Matteo F: uno ha un giocattolo, uno ne ha un altro e uno un altro e con la fantasia possono costruire un gioco unico, mettendo insieme i pezzi
  • Gianluca: noi tutti condividiamo la scuola
  • Gabriele M: anche le custodi
  • Erika: io e la mia amica si usava la corda, prima l’ho usata io e poi lei
M: in quel caso collaborare vuol dire fare dei turni
  • Adam: noi collaboriamo per fare dei lavoretti, per esempio abbiamo collaborato per fare quel cartellone: alcuni hanno disegnato, alcuni hanno colorato, alcuni hanno ritagliato…
M: allora cosa vuol dire collaborare?
  • Adam: aiutare, ma anche farlo tutti insieme
  • Matteo F: che tutti si divertono
  • Dario: vuol dire che si fa le cose insieme, per esempio si lavora insieme. I muratori lavorano insieme…
  • Adam: ognuno fa il proprio lavoro per il risultato che deve uscire
  • Dario: ma mica solo lavorare, anche giocare insieme!
  • Matteo F: ognuno ha la sua parte di lavoro nella costruzione
  • Dario: anche fare quello che gli riesce di più
  • Matteo F: ognuno fa del suo meglio, quello che gli riesce meglio
  • Adam: abbiamo usato delle parole più precise
  • Dario: più precise per questo argomento
M: Quali sono queste parole?
  • Gabriele B: le parole sono collaborare e condividere
M: ora ognuno di voi deve pensare e spiegare bene una situazione a casa, o a scuola, in cui collaborare è stato indispensabile
  • Dario: a me mai
M: Dario ha detto che non gli è mai capitato!
  • Dario: sì, sì!
M: oggi all’inizio, quando abbiamo iniziato il cerchio, avete collaborato? In cosa?
  • Erika: a fare il cerchio in silenzio
  • Adam: abbiamo cercato di consultarci per mettere le sedie bene
  • Alessia: e anche prendere la sedia senza parlare e senza fare rumore
M: e non avete perso tempo. Tutti hanno subito iniziato a fare quello che dovevano. In quali altri momenti oggi avete collaborato con qualcuno?
  • Gabriele M: con un compagno di coppia durante la gita
  • Alessia: anche se Andrea doveva stare in coppia con me, io ero accanto a Martina e quando si doveva scrivere lei mi faceva il tavolino, e questa è collaborazione
  • Adam: io ho collaborato con Gianluca che l’ho aiutato un po’ a colorare
  • Alessia: nella gita uno contava i passi e l’altro scriveva
M: quindi vi siete divisi i compiti
  • Dario: con Elena un po’ scrivevo io e lei contava i passi, poi scriveva lei e io contavo i passi
M: un modo per collaborare è alternarsi. Quindi per collaborare abbiamo visto due modi
  • Martina: suddividersi i ruoli e alternarsi
  • Leo: un’altra cosa che abbiamo fatto per collaborare è costruire la città di Beebot
  • Erika: e poi abbiamo anche collaborato a fare i robot
  • Dario: abbiamo anche collaborato a fare i percorsi per Beebot
M: e ora dobbiamo collaborare per finire i vestiti. Quindi avete trovato tante attività per collaborare e avete visto due maniere diverse per un unico…
  • Gianluca: un unico scopo
  • Dario: io lo so cos’è lo scopo
  • Gianluca: lo scopo è una cosa che vuoi fare,e vuoi realizzare questa cosa a cui pensi
M: per esempio se voglio imparare a nuotare bene devo superare la paura dell’acqua. Cosa succederebbe se anziché collaborare, invece di aiutarci e collaborare per raggiungere uno scopo nessuno collaborasse, o qualcuno non collaborasse?
  • Dario: ma chi? Noi?
M: cosa succede se qualcuno si rifiuta di collaborare per raggiungere uno scopo?
  • Dario: una missione, perché uno scopo è una missione!
  • Gabriele M: se una persona per esempio è in pericolo e un’altra persona la vede ma se ne va e non l’aiuta
M: e le conseguenze?
  • Gabriele M: che quella persona, se non sa nuotare, affoga
  • Martina; se qualcuno si rifiuta di collaborare, se siamo in tanti, o ci metti più fatica o non ci riesci proprio!
M: cosa vuol dire?
  • Gianluca: vuol dire che il lavoro che vorresti fare non ti viene. Non arrivi allo scopo

M: altri esempi?
  • Dario: tipo quando si è fatto che non ha collaborato nessuno… solo io…a dipingere la chiocciola. Succedeva che domani veniva Franceschina (anche se poi non è venuta), lei veniva e il lavoro non era finito
M: quindi come conseguenza il lavoro non era completato. Per fortuna che poi Franceschina non è venuta quel giorno, verrà un altro giorno
  • Andrea: però quella fortuna non basta, perché c’è ancora da dipingere
  • Gabriele B: quando uno non collabora vuol dire che….non collabori , non fai niente
  • Leo: non collaborare vuol dire… faccio un esempio: se fai due km davanti alla scuola, c’è un edificio ancora in costruzione, un operaio si rifiuta di mettere le viti all’impalcatura e l’edificio non viene completato
  • Martina: se uno non collabora e c’è da fare un lavoro che va fatto in due, quello che rimane da solo non ce la fa
M: fate un esempio in cui è utile collaborare
  • Alessia: quando devi mettere a posto i banchi
  • Gabriele B: anche oggi nel bosco si stava collaborando
  • Erika: fare il cerchio
  • Leo: per costruire un palazzo bisogna collaborate
  • Gianluca: quando uno vuole ingannare una persona, uno la deve distrarre e quell’altro … “Uno regge e uno picchia”!
  • Gabriele M: costruire una casa
  • Andrea: salvare una persona che sta annegando
  • Martina: costruire un edificio
  • Erika: aiutare una persona che è anziana
  • Adam: aiutare una persona anziana ad attraversare la strada
  • Gabriele B: anche per costruire, mettere dei pezzi a una macchina bisogna collaborare
M: la prossima volta ci dovete dire in quali situazioni avete collaborato in famiglia

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