Ai bambini viene chiesto di descrivere le strategie che utilizzano
pensiAMO pensiAMO
TEMPO PIENO DI.... Laboratorio Metacognitivo - PEC (Programma di Educazione Cognitiva): a.s.2009-10 in cl 1°; 2010-11 in cl 2° - PAS (Programma di Arricchimento Strumentale): a.s. 2011-12 in cl 3°
29 FEBBRAIO 2012: UN MOMENTO...STO PENSANDO!
M: (fa distribuire le schede) Scrivete solo nome, cognome e numero d'ordine. Potete solo osservare per il momento. Cerchiamo prima di tutto di ricordare le regole e strategie che ci servono per fare il lavoro.
- Adam: una delle regole è: senza capovolgere il foglio cercare di immaginare le forme anche in posizioni diverse da quelle del modello
21 DICEMBRE 2011: UN MOMENTO...STO PENSANDO!
M: chi si ricorda qualcosa dell'ultima volta?
M: unirli a caso?
- Dario: gli aiuti dell’organizzazione punti erano i puntini grandi
- Erika: dovevamo unire i puntini
M: unirli a caso?
30 NOVEMBRE 2011: UN MOMENTO...STO PENSANDO!
- Alessandro: ma è la stessa dell’altra volta!
- Leo: le forme saranno anche uguali, ma il lavoro sarà diverso vedrai!
2 NOVEMBRE 2011: UN MOMENTO....STO PENSANDO!
- Dario: (era assente la volta precedente. Vede la pagina di copertina per la prima volta) questo è il grande carro! E’ una prima forma che fanno le stelle, ci sono delle stelle allineate e te ci metti l’mmaginazione e si forma un carro
18 MAGGIO 2011
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étIquetage)
11 MAGGIO 2011
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étiquetage)
4 MAGGIO 2011
Maestra: Perché secondo voi abbiamo chiamato “pensiAMO pensiAMO il cerchio del mercoledì pomeriggio?
- Alessia: perché si pensa tanto
19 APRILE 2011
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étiquetage)
Funzioni cognitive:
-Controllo di sé (riflettere sul proprio comportamento)
-denominazione (étiquetage)
30 MARZO 2011
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
immagini mentali
-precisione ed esattezza nella raccolta delle informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa
Funzioni cognitive:
immagini mentali
-precisione ed esattezza nella raccolta delle informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa
16 febbraio 2011 bis
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-immagini mentali
-precisione ed esattezza nella raccolta delle informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
Funzioni cognitive:
-immagini mentali
-precisione ed esattezza nella raccolta delle informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
2 febbraio 2011
Funzioni cognitive:
-immagini mentali
-precisoine ed esattezza nella raccolta delle informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
Maestra: Bilanciamo lo spazio.
La volta scorsa qualcuno era malato, quindi riepiloghiamo brevemente cosa è stato fatto, di nuovo, la volta scorsa e poi andiamo avanti.
19 gennaio 2011 - terza parte
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-precisone ed esattezza nell'espressione (usare un linguaggio preciso)
-ricerca sistematica
-precisione ed esattezza nella raccolta di informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
Funzioni cognitive:
-precisone ed esattezza nell'espressione (usare un linguaggio preciso)
-ricerca sistematica
-precisione ed esattezza nella raccolta di informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
Ins.: Oggi, dopo tanto tempo, faremo di nuovo il lavoro trasversale “pensiamo pensiamo” dove ci abituiamo a pensare ed osservare con …
- .... (silenzio)
10 novembre 2010
Maestra: Questa volta nel nostro Pensiamo Pensiamo, ci ricollegheremo al lavoro di matematica di questa mattina (quello degli amici del 10, cioè i numeri che, a coppie, formano il 10)
28 ottobre 2010 - seconda parte
M: Quando una maestra scrive al computer significa….?
- che facciamo la ragnatela
- le attività trasversali!
20 ottobre 2010 - prima parte
M-Oggi parlerà solo chi sa chiedere la parola. Il gioco che abbiamo fatto ultimamente si chiama…?
- Copy cat
14 ottobre 2010 - seconda parte
- Cosa vuol dire la ragnatela? Io non ho capito cosa vuol dire...
- Vuol dire che si studia l’interno e l’esterno
- No. Le attività trasversali, cioè quelle che facciamo tutti insieme…
- Siccome la ragnatela si attacca da tutte le parti, abbiamo messo quel simbolo per fare tutte le attività che si attaccano da tutte le parti
- La ragnatela si può attaccare o fuori o dentro
6 ottobre 2010 - prima parte
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Ricerca sistematica
-riferimenti spaziali
-controllo di sé
M: Tutti in piedi, cerchio! Adesso seduti
Qual è l’ultimo gioco che abbiamo fatto diverse volte lo scorso anno durante questa attività?
Funzioni cognitive:
-Ricerca sistematica
-riferimenti spaziali
-controllo di sé
M: Tutti in piedi, cerchio! Adesso seduti
Qual è l’ultimo gioco che abbiamo fatto diverse volte lo scorso anno durante questa attività?
25 maggio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Precisione ed esattezza nella raccolta delle infomazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
Maestra: quante immagini ci sono?
Funzioni cognitive:
-Precisione ed esattezza nella raccolta delle infomazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
GRUPPO A
(la maestra incolla sul muro alcune immagini, quelle delle posizioni)Maestra: quante immagini ci sono?
- Bimbi: cinque
18 maggio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-Precisione ed esattezza nella raccolta delle infomazioni (raccogliere un'informazione chiara ecompleta)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
GRANDE GRUPPO
Maestra: Diamoci la mano e mettiamoci in cerchio. Il gioco che abbiamo fatto la volta scorsa era Copy Cat, vi ricordate cosa dovevate fare?
Funzioni cognitive:
-Precisione ed esattezza nella raccolta delle infomazioni (raccogliere un'informazione chiara ecompleta)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
GRANDE GRUPPO
Maestra: Diamoci la mano e mettiamoci in cerchio. Il gioco che abbiamo fatto la volta scorsa era Copy Cat, vi ricordate cosa dovevate fare?
11 maggio 2010
GRUPPO B
Maestra: È tornato il nostro compagno, sarà un po’ difficile per lui adesso. Noi come possiamo aiutarlo? 4 maggio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-precisione ed esattezza nella raccolta dell informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
Funzioni cognitive:
-precisione ed esattezza nella raccolta dell informazioni (raccogliere un'informazione chiara e completa)
-controllo di sé
-riferimenti spaziali
-confronti
GRANDE GRUPPO
A turno ogni bambino fa il " modello".
Assume una posizione e la propone ai compagni.
Tutti cercano di imitarla il più fedelmente possibile
27 aprile 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé (utilizzando dei simboli come indicatori)
-costnza della forma
-attenzione selettiva (identificando un criterio di definizione)
La classe entra facendo molta confusione. La maestra decide di farli uscire e rientrare di nuovo.
Maestra: io sto per cominciare..cosa ci vuole? ...>>>
Funzioni cognitive:
-controllo di sé (utilizzando dei simboli come indicatori)
-costnza della forma
-attenzione selettiva (identificando un criterio di definizione)
GRUPPO A
La classe entra facendo molta confusione. La maestra decide di farli uscire e rientrare di nuovo.
Maestra: io sto per cominciare..cosa ci vuole? ...>>>
13 aprile
Controllo di sé
Funzioni cognitive
- controllo di sé
- fonti moltplici di informazione (tenere "in testa" due cose)
(c’è un po’ di confusione…)
Posso cominciare? Facciamo finta di non sentire i rumori che ci sono al piano di sopra. L’attivtà di oggi dovrebbe essere molto divertente, poi deciderete voi alla fine se è vero. Oggi dobbiamo innanzitutto ricordarci quali sono le regole del BB. Attenzione che il gioco non lo condurrò io né la maestra Lucia. Ognuno di noi a turno dirigerà il gioco al posto dell’insegnante.
Funzioni cognitive
- controllo di sé
- fonti moltplici di informazione (tenere "in testa" due cose)
GRUPPO A
Maestra: bimbi cerchio!(c’è un po’ di confusione…)
Posso cominciare? Facciamo finta di non sentire i rumori che ci sono al piano di sopra. L’attivtà di oggi dovrebbe essere molto divertente, poi deciderete voi alla fine se è vero. Oggi dobbiamo innanzitutto ricordarci quali sono le regole del BB. Attenzione che il gioco non lo condurrò io né la maestra Lucia. Ognuno di noi a turno dirigerà il gioco al posto dell’insegnante.
- l’idea sembra carina
- io non ho capito niente perché lui fa rumore
23 marzo 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive
- fonti multiple di informazione
- controllo di sé
- denominazione
Funzioni cognitive
- fonti multiple di informazione
- controllo di sé
- denominazione
GRUPPO A
Maestra: tutti seduti sul pavimento. Ripassiamo tutte le parti del nostro corpo, ripassiamo anche le parti più difficili- alluce!
16 marzo 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive
- denominazione
- controllo di sé con riferimento alle regole
Funzioni cognitive
- denominazione
- controllo di sé con riferimento alle regole
GRUPPO B
Maestra: oggi parliamo ancora del gioco BB e delle sue regole. Chi le dice di nuovo tutte?- le regole sono che c’è un cerchio e bisogna mettere una parte del corpo sul cerchio e non si può uscire
9 marzo 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
- controllo di sé tenendo conto delle consegne ricevute
- controllo di sé riflettendo sul proprio comportamento
- denominazione
Funzioni cognitive:
- controllo di sé tenendo conto delle consegne ricevute
- controllo di sé riflettendo sul proprio comportamento
- denominazione
GRUPPO A
- dobbiamo stare in silenzio perché la maestra è senza voce
23 febbraio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive
- controllo di sé tenendo conto della consegna
- confronto
- denominazione rispetto alle regole e alle parti del corpo
Funzioni cognitive
- controllo di sé tenendo conto della consegna
- confronto
- denominazione rispetto alle regole e alle parti del corpo
GRUPPO B
Maestra: lo scopo dell’incontro di oggi è quello di continuare a esercitarci bene sulle regole di Busy Bee. 16 febbraio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé in base a delle consegne ricevute
-denominazione delle regole e delle parti del corpo
-confronto
Funzioni cognitive:
-controllo di sé in base a delle consegne ricevute
-denominazione delle regole e delle parti del corpo
-confronto
GRUPPO A
Maestra: cerchio! 9 febbraio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-cambiamento di ruolo
-confronto
Funzioni cognitive:
-cambiamento di ruolo
-confronto
GRUPPO A
Maestra: buongiorno!- Bimbi: buongiorno
2 febbraio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, (utilizzando dei simboli come indizi)
-confronto
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, (utilizzando dei simboli come indizi)
-confronto
GRUPPO B
Maestra: cerchio! Occupate più spazio che potete….bene! abbiamo fatto un cerchio e lo abbiamo fatto benissimo….26 gennaio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, adeguarsi ai mutamenti richiesti dal variare degli stimoli
-confronto
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, adeguarsi ai mutamenti richiesti dal variare degli stimoli
-confronto
GRUPPO A
Maestra: oggi vi farò giocare a un gioco che già conoscete, veloce-lento, ma ci saranno delle piccole variazioni. (la maestra mostra dei disegni...)19 gennaio 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, in rsposta a stimoli esterni
-controllo di sé, riflettendo sul proprio comportamento
-pensiero sistematico
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, in rsposta a stimoli esterni
-controllo di sé, riflettendo sul proprio comportamento
-pensiero sistematico
GRUPPO A
11 GENNAIO 2010
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, comprendendo il concetto
-controllo di sé, riflettendo sul proprio comportamento
Maestra: Come funziona il gioco veloce-lento?
Funzioni cognitive:
-controllo di sé, comprendendo il concetto
-controllo di sé, riflettendo sul proprio comportamento
GRUPPO B
Maestra: Come funziona il gioco veloce-lento?
- se la maestra batte lento bisogna andare lenti, se batte veloce bisogna andare veloci
1 DICEMBRE 2009
GRUPPO B
Maestra: voi lo sapete perché oggi siete venuti per primi e soltanto voi?- Bambini: noo..
- l’altra volta non abbiamo capito la parola che ci hai detto
- non abbiamo ascoltato e non abbiamo fatto niente
- con questo gruppo qui non abbiamo capito niente ….
24 NOVEMBRE 2009
Controllo di sé - lezione 3
Funzioni cognitive:
-concetto di regola
-pensiero ipotetico
-rapportare le esperienze del passato a quelle del presente (connessoe temporale)
Funzioni cognitive:
-concetto di regola
-pensiero ipotetico
-rapportare le esperienze del passato a quelle del presente (connessoe temporale)
GRUPPO A
- oggi che gioco facciamo?
17 NOVEMBRE 2009
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-controllo di sé in risposta a stimoli esterni
-denominazione (velocità e azioni)
Funzioni cognitive:
-controllo di sé in risposta a stimoli esterni
-denominazione (velocità e azioni)
GRUPPO A
MAESTRA: NOI MAESTRE, QUANDO FACCIAMO QUESTE ATTIVITÀ, ABBIAMO SEMPRE IN MENTE UN OBIETTIVO. L’OBIETTIVO DI QUESTA ATTIVITÀ, CHE DURERÀ MEZZ’ORA, È DI IMPARARE A CONTROLLARE QUELLO CHE FACCIAMO.10 NOVEMBRE 2009 - MARTEDI'
Controllo di sé
Funzioni cognitive:
-rapportare le esperienze del presente a quelle dl passto
-conformarsi a un modello (imitazione di gesti)
-precisione ed esattezza nell ricezione delle informazioni
MAESTRA: oggi è la prima volta e devo spiegarvi quello che faremo ogni martedì. Faremo ogni volta un giochino diverso, e poi ci sarà un momento per discutere quello che è successo. Qualcosa forse non è andata come volevamo e magari vogliamo migliorare questi momenti. Allora cominciamo con il gioco?
Funzioni cognitive:
-rapportare le esperienze del presente a quelle dl passto
-conformarsi a un modello (imitazione di gesti)
-precisione ed esattezza nell ricezione delle informazioni
GRUPPO A
- Tutti : sììì!!!
COSA E' IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE
Imparare ad imparare - Nota delle insegnanti
Le insegnanti Maria Pia Daini e Anna Arrighi che conducono il laboratorio "pensiAMO pensiAMO, avendo partecipato ad un corso di formazione sul metodo Feuerstein, hanno conseguito nel luglio 2002 il diploma e l'autorizzazione ad utilizzare gli strumenti del Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) di livello 1 e 2 .
Al laboratorio, che si svolge una volta alla settimana ed ha la durata di circa 45 minuti, partecipa l'intero gruppo classe; un'insegnante svolge la funzione di mediatore, un'insegnante prende nota di quanto viene detto.
Cos'è il Programma di Arricchimento Strumentale
Il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) è un programma di educazione cognitiva elaborato dal prof. Reuven Feuerstein, allievo di Piaget.
I materiali del PAS sono organizzati in eserciziari detti "Strumenti ", che propongono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive.
Risolvere gli esercizi del PAS non è mai una questione di apprendimento meccanico o la semplice riproduzione di un'abilità appresa.
Il PAS rinforza sistematicamente le funzioni cognitive che mettono in grado gli alunni di definire problemi, operare connessioni e cogliere relazioni, motivare se stessi e migliorare il proprio metodo di lavoro: in altre parole di pensare in modo efficace.
Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi sono trasferibili a tutte le situazioni di vita.
In questo percorso l'insegnante svolge la funzione di mediatore: non dà risposte, ma indirizza ed orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la soluzione di un problema.
Obiettivi
correggere le funzioni cognitive carenti
formare corrette abitudini cognitive
sviluppare concetti, strategie e operazioni mentali
produrre motivazione intrinseca
promuovere la capacità di introspezione e il pensiero riflessivo
trasformare l’individuo da passivo ricettore in attivo produttore di informazioni
Le insegnanti Maria Pia Daini e Anna Arrighi che conducono il laboratorio "pensiAMO pensiAMO, avendo partecipato ad un corso di formazione sul metodo Feuerstein, hanno conseguito nel luglio 2002 il diploma e l'autorizzazione ad utilizzare gli strumenti del Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) di livello 1 e 2 .
Al laboratorio, che si svolge una volta alla settimana ed ha la durata di circa 45 minuti, partecipa l'intero gruppo classe; un'insegnante svolge la funzione di mediatore, un'insegnante prende nota di quanto viene detto.
Cos'è il Programma di Arricchimento Strumentale
Il Programma di Arricchimento Strumentale (PAS) è un programma di educazione cognitiva elaborato dal prof. Reuven Feuerstein, allievo di Piaget.
I materiali del PAS sono organizzati in eserciziari detti "Strumenti ", che propongono esercizi carta-matita focalizzati su specifiche aree cognitive.
Risolvere gli esercizi del PAS non è mai una questione di apprendimento meccanico o la semplice riproduzione di un'abilità appresa.
Il PAS rinforza sistematicamente le funzioni cognitive che mettono in grado gli alunni di definire problemi, operare connessioni e cogliere relazioni, motivare se stessi e migliorare il proprio metodo di lavoro: in altre parole di pensare in modo efficace.
Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi sono trasferibili a tutte le situazioni di vita.
In questo percorso l'insegnante svolge la funzione di mediatore: non dà risposte, ma indirizza ed orienta sull’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la soluzione di un problema.
Obiettivi
correggere le funzioni cognitive carenti
formare corrette abitudini cognitive
sviluppare concetti, strategie e operazioni mentali
produrre motivazione intrinseca
promuovere la capacità di introspezione e il pensiero riflessivo
trasformare l’individuo da passivo ricettore in attivo produttore di informazioni
COSA E' IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE COGNITIVA
Le insegnanti Maria Pia Daini e Anna Arrighi , che conducono questo programma metacognitivo, hanno partecipato nel 2002 ad uno specifico corso di formazione su Bright Start, il Programma di Educazione Cognitiva (P.E.C) di C. Haywood.
COS'E' IL P.E.C?
E' un programma di educazione cognitiva rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e del primo biennio delle elementari.
Attraverso attività di gioco, che richiedono un intenso scambio con i compagni, gli obiettivi principali che si intende promuovere sono:
- potenziare lo sviluppo di abilità cognitive e metacognitive
- promuovere lo sviluppo di abilità sociali, come l’autocontrollo, la responsabilità, la condivisione;
- potenziare le abilità motorie, verbali, uditive che sono essenziali per la scolarizzazione successiva;
- strutturare l’apprendimento attraverso attività focalizzate sul pensiero;
- mettere in relazione gli apprendimenti scolastici con le attività quotidiane;
- far interagire i bambini fra di loro;
- rinforzare la motivazione intrinseca all’apprendimento.
QUANDO E COME SI SVOLGONO LE ATTIVITA' "pensiAMO pensiAMO"?
Queste attività si svolgono una volta alla settimana:
-In classe 1° gli alunni vengono divisi in due gruppi di dieci bambini ciascuno. Ogni gruppo lavora per circa 30 minuti mentre l'altro gruppo, in attesa del suo turno, rimane in classe svolgendo attività diverse.
-In classe 2° le attività "PensiAMO PensiAMO" si svolgono per l'intero gruppo classe. Il laboratorio ha la durata di 1h.
L'insegnante svolge la funzione di mediatore.
IN COSA CONSISTE L'INSEGNAMENTO MEDIATO?
Una delle funzioni importanti dello stile di insegnamento mediato è quella di aiutare i bambini a comprendere il significato generalizzato delle loro esperienze, dei loro nuovi apprendimenti e delle relazioni tra le cose. In altri termini l’attenzione viene focalizzata su “come si apprende” e i bambini vengono portati a generalizzare i processi cui hanno fatto ricorso per risolvere i vari problemi affrontati.
L'insegnante mediatore:
COS'E' IL P.E.C?
E' un programma di educazione cognitiva rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e del primo biennio delle elementari.
Attraverso attività di gioco, che richiedono un intenso scambio con i compagni, gli obiettivi principali che si intende promuovere sono:
- potenziare lo sviluppo di abilità cognitive e metacognitive
- promuovere lo sviluppo di abilità sociali, come l’autocontrollo, la responsabilità, la condivisione;
- potenziare le abilità motorie, verbali, uditive che sono essenziali per la scolarizzazione successiva;
- strutturare l’apprendimento attraverso attività focalizzate sul pensiero;
- mettere in relazione gli apprendimenti scolastici con le attività quotidiane;
- far interagire i bambini fra di loro;
- rinforzare la motivazione intrinseca all’apprendimento.
QUANDO E COME SI SVOLGONO LE ATTIVITA' "pensiAMO pensiAMO"?
Queste attività si svolgono una volta alla settimana:
-In classe 1° gli alunni vengono divisi in due gruppi di dieci bambini ciascuno. Ogni gruppo lavora per circa 30 minuti mentre l'altro gruppo, in attesa del suo turno, rimane in classe svolgendo attività diverse.
-In classe 2° le attività "PensiAMO PensiAMO" si svolgono per l'intero gruppo classe. Il laboratorio ha la durata di 1h.
L'insegnante svolge la funzione di mediatore.
IN COSA CONSISTE L'INSEGNAMENTO MEDIATO?
Una delle funzioni importanti dello stile di insegnamento mediato è quella di aiutare i bambini a comprendere il significato generalizzato delle loro esperienze, dei loro nuovi apprendimenti e delle relazioni tra le cose. In altri termini l’attenzione viene focalizzata su “come si apprende” e i bambini vengono portati a generalizzare i processi cui hanno fatto ricorso per risolvere i vari problemi affrontati.
L'insegnante mediatore:
- pone domande orientate sul processo, più che sul contenuto dell’informazione, perché il modo di trovare la soluzione è importante almeno quanto la soluzione stessa;
- accetta il più possibile le risposte dei bambini, ma a partire da queste risposte cerca di spingerli ad una riflessione più ampia. Per far questo utilizzano espressioni del tipo: "Ci sono altri modi per risolvere questo problema?";
- discute le risposte dei bambini, chiedendo loro di spiegarle e di giustificarle. Per esempio, dice spesso "Sì, è giusto, ma come fai a saperlo?" oppure "Facendo in questo modo, che cosa potrebbe non essere giusto?". Le risposte corrette vengono così discusse allo stesso modo di quelle sbagliate;
- chiede ai bambini di generalizzare a partire da una successione di esempi, di oggetti o di fatti;
- insegna anche il valore e l'utilizzo delle regole (in senso generale, non soltanto intese come "regole di condotta");
- aiuta i bambini a migliorare i loro processi di pensiero a livello metacognitivo, questo vuol dire che cerca di portare i bambini a prendere coscienza dei propri processi di pensiero: chiede di pensare al modo in cui fanno le cose, cioè di riflettere e di analizzare i processi e le strategie che impiegano.
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